Tema dell’edizione 2016: “Terre”
Domani eventi su Danilo Dolci, riconquista dei beni comuni, produzioni culturali sui temi della migrazione e il concerto dei cantautori Di Martino-Cammarata
Prende il via domani il FILFest – Festival della Felicità Interna Lorda che per tre giorni, fino al 4 dicembre, si svolgerà a Catania tra il Centro Culture Contemporanee Zo, il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, l’Orto Botanico, l’ex Monastero dei Benedettini e Palazzo della Cultura.
Economia sostenibile e impresa sociale, riflessioni sull’utilizzo dei beni comuni, bambini ed educazione, buone pratiche sociali e partecipazione del territorio dal basso, concerti, performance e spettacoli teatrali e tanto altro ancora sono gli argomenti dei circa 20 eventi che susseguiranno nei tre giorni di FILFest, collegati da un fil rouge che ha come tema centrale “Terre”.
«Dopo aver parlato della città nell’edizione del 2014, quest’anno vediamo come è possibile riscoprire la felicità che nascondono le nostre terre. Senza nasconderci che le nostre terre sono anche il luogo di appetiti egoistici, sono luoghi da cui i nostri ragazzi sono costretti ad andarsene se non vogliono rinunciare ai loro progetti, sono attraversate da ineguaglianze insostenibili – spiegano Olivella Rizza, Mara Benadusi, Felicita Platania e Manuela Trovato, curatrici del FILFest -. Ma vogliamo ritrovare la felicità che il semplice essere abitanti del pianeta ci regala. In questo percorso quest’anno abbiamo pensato come guida ispiratrice a Maria Montessori, perché abbiamo bisogno di essere educati ad accogliere la felicità che come abitanti del pianeta ci è destinata. Secondo il metodo Montessori imparare è una scoperta che avviene non in modo doloroso e costrittivo, ma si impara assecondando la curiosità e la creatività che ognuno porta come un tesoro che va disseppellito. Abbiamo dato la possibilità a genitori bambini ed educatori di sperimentare il metodo montessoriano nei laboratori che abbiamo organizzato».
L’opening è per le ore 12,00 al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania con “Danilo Dolci tra la città e la Terra”, incontro che è anche un anello di congiunzione con la precedente edizione del FILFest che aveva proprio Dolci come figura ispiratrice.
Alle 15,00 al Centro Zo, “Terre sottratte, terre liberate” con movimenti e organizzazioni impegnate nella riconquista dei beni comuni. Un momento di dialogo tra gruppi, movimenti, organizzazioni che stanno lottando per riscattare TERRE che sentono gli sono state sottratte. Daremo voce a pratiche di riconquista, presidio, tutela, negoziazione, valorizzazione e resistenza, perché queste azioni non vengano consegnate al silenzio ma diano slancio a traiettorie comuni.
Alle 17,30, sempre al Centro Zo, l’incontro “No borders – Produzioni culturali che nascono da attraversamenti di terre”.L’incontro racconta e fa dialogare tre esperienze di produzioni culturali e artistiche che lavorano sul tema della migrazione e dei confini. Il CineFest di Galline Felici porta esperienze di accoglienza e di superamento dei confini dentro le scuole; Nation25 è una piattaforma artistica che crea spazi e azioni di confronto e collaborazione tra migranti, artisti, attivisti, filosofi, giornalisti; Alessio Mamo e Soumer Kriker hanno viaggiato insieme dalla Giordania alla Germania percorrendo la via dei Balcani, dal viaggio ne è nato un reportage fotografico.
Il programma di venerdì 2 dicembre si chiude al Centro Zo con il concerto dei due cantautori palermitani Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata che portano sul palco il loro “Un Mondo raro”, un omaggio discografico all’arte musicale della messicana Chavela Vargas.
C’è inoltre grande attesa anche un ospite di rilevo internazionale come Gunter Pauli, economista, imprenditore e scrittore belga che ha fondato la “Zero Emissions Research Initiative”, rete internazionale di scienziati, studiosi ed economisti che si occupano di trovare soluzioni innovative, progettando nuovi modi di produzione e di consumo a minor impatto ambientale. E’ considerato l’ideatore della BlueEconomy e i suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Pauli sarà presente sia nella mattinata di sabato 3 dicembre nella sede di via Dusmet 163 del Dipartimento di Scienze politiche e sociali (dalle ore 9:00 alle ore 14:30), quando gli imprenditori sociali incontreranno i ricercatori in un momento di confronto e networking sulle sfide ambientali a cui siamo chiamati a rispondere, sia la sera dello stesso giorno al Centro ZO per la conferenza “Riprogettare imprese felici: la Blue Economy” che lo vedrà protagonista (dalle ore 19,00 alle ore 20,30).
Il FILFest – organizzato da Impact Hub Siracusa, Zo Centro Culture Contemporanee, Officine Culturali e Blu Media, insieme a vari attori locali ed internazionali – riprende anche la sua vocazione all’analisi dell’imprenditoria sociale, per comprendere quali modelli possano rispondere meglio alle sfide del benessere dei nostri territori e del pianeta. A questo scopo il FILFest si intreccia con il progetto “For a Better Tomorrow: Social Enterprises on the Move” (FAB-MOVE), finanziato da EU Marie Skłodowska-Curie Research and Innovation Staff Exchange (RISE).
Questa edizione del FILFest è stata realizzata con il sostegno di Università degli Studi di Catania, Opera Nazionale Montessori, Four Points by Sheraton, Pranic Energy Healing Sicilia, Etna Hi-Tech; con l’impegno di Vulcanìc, Libreria Vicolo Stretto, Orto Botanico di Catania, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Radio Zammù, Sabir Fest, To Do. IL FILFest è patrocinato da Ministero dell’Ambiente, Comune di Catania-Assessorato alla Cultura, SIAA Società Italiana di Antropologia Applicata.
Catania, 1 dicembre 2016
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