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Concluso il FIL Fest 2018: «Grande prova di partecipazione, appuntamento al 2020»

Il messaggio di cercare una “terza via” per l’accoglienza dei migranti in quest’epoca storica in cui si tende a chiudere i confini, ma anche soluzioni e proposte per costruire città a misura di turismo sostenibile in un’ottica di lungo periodo. L’esigenza di immaginare uno sviluppo compatibile con i ritmi della natura, dall’agricoltura ai consumi, e più in generale una riflessione sul tempo e sui tempi di una società che possiamo contribuire a costruire meno frenetica, meno ossessiva, più a misura delle nostre vite.

Si è conclusa con una mattinata di festa e relax con una ‘A Fera Bio all’interno dello splendido cortile barocco dell’ex monastero dei Benedettini di Catania, la quarta edizione del FIL Fest, festival della Felicità Interna Lordache quest’anno ha avuto come figura ispiratrice l’astrofisica Margherita Hack e come tema centrale il Tempo, su cui costruire una riflessione dalle molte sfaccettature che ha coinvolto tanti ospiti, alcuni dei quali provenienti da altre parti d’Italia e d’Europa.

“Non possiamo che ringraziare tutti quanti hanno sostenuto e partecipato al FIL Fest, anche se fossero venuti per uno solo dei tanti momenti di incontro e di attività messe in campo in questi quattro giorni fra il centro Zo, la Città della Scienza dell’Università di Catania e il monastero dei Bendettini e Open Spazio Creativo”, dicono Manuela Trovato, Maria Clotilde Notarbartolo e Rosario Sapienza, curatori del FIL Fest 2018. “Abbiamo scelto di affrontare – proseguono – con la consueta leggerezza e sempre all’insegna della partecipazione, un argomento non facile ma di grande fascino: abbiamo “viaggiato nel cosmo e nella filosofia, tornando a terra per riflettere su alcuni temi di grande attualità e concederci anche momenti di grande gioia con i bambini, la musica, l’impegno civile e la riappropriazione di sé tra laboratori e pratiche di yoga. Non cercavamo risposte, ma speriamo di aver aggiunto un altro tassello a un percorso per costruire una società e un’economia più felici, permettendoci di allontanarci dalla “dittatura” di parametri come il Pil (Prodotto interno lordo) per adottarne, magari, altri come la Fil (Felicità interna lorda). Da subito – concludono Trovato, Notarbartolo e Sapienza – ci metteremo al lavoro per costruire, sempre attraverso un percorso partecipato dal basso, la prossima edizione provando a crescere e coinvolgere un sempre maggior numero di persone. L’appuntamento è per il 2020”.

La quarta edizione del FILFest è stata realizzata anche grazie al contributo dei Main Partner Enisie, Fab Move – entrambi progetti sostenuti con il contributo della Commissione europea, rispettivamente con il Programma RISE Marie Curie e con il programma Interreg Italia-Malta – e Four Points by Sheraton Catania. A dare il propriopatrocinio sono stati INAF, Università degli Studi di Catania, Dipartimento Scienze Politiche e Sociali, Dipartimento di Scienze Umanistiche e COF, Comune di Catania.

Partner del festival sono anche COOP – Alleanza 3.0, Confcooperative Sicilia – Sede territoriale di Siracusa, Le Galline Felici, Italia Che Cambia, Le Voci di Librino, RadioLab, Libreria Vicolo Stretto, A Fera Bio, MusicaInsieme a Librino, Open – Creative Work Space, Zo – Centro culture contemporanee, Opera Nazionale Montessori, Kids Trip, Fusion Pilates & Yoga, Villaggio Maori Edizioni, Rifiuti Zero Sicilia, Rifiuti Zero Umbria, Orchestra e Coro infantile Quattrocanti Palermo, Manitese, Fieri, Pranic Energy Sicilia. E ancora, Banca del Tempo Catania, Banca del Tempo Termini Imerese, Scuola Popolare Sambazita, Microfinanza.it, É Nostra, Progetto FI.CO.s., FoodCoop Cagliari, Goworkinsicily, Life in Sintropy, Mediperlab, Officine Culturali, Rete Permacultura Sicilia, Casa dei Bambini Maria Montessori di Acicastello, Notti di Zucchero.