Nasce dopo i fatti di Rosarno del 2010 dall’idea di ragazzi provenienti da tutta Italia.
Il desiderio di riscatto a Rosarno è forte e così emerge la volontà di rigenerare la città, abbattendo i limiti tra istituzioni e popolazione, tra cittadini stranieri e italiani.
L’esito è l’organizzazione di un festival che mette a sistema le competenze locali – di artisti, artigiani, massaie, studenti, operatori sociali – e quelle provenienti da varie realtà italiane e straniere, con un’ampia partecipazione di universitari, architetti e urbanisti, artisti, collettivi di design, attori e danzatori.
Tra le azioni proposte: Cantieri Aperti, una linea di design partecipato, un progetto di Arte urbana condivisa, laboratori di teatro-danza e il supporto all’agricoltura solidale.